La grande narrazione

La dittatura della finanza

Il buon vecchio Marx si scandalizzava del capitalismo dei suoi tempi che era basato su questa successione:

capitale => diventa lavoro, sfruttando il quale abbiamo un => maggiore capitale

In tal caso era sfruttando il lavoro umano che si aumentavano le ricchezze. Tuttavia, pur se questo sistema ha reso molto più ricchi i capitalisti, ha anche creato, come ricaduta, del benessere diffuso anche per le classi operaie, ha creato posti di lavoro e una civiltà industriale, ha permesso a tante famiglie di far studiare i figli, di avere una casa, un’automobile, di poter fare le vacanze, e di avere delle piccole comodità.

Oggi questo tipo di capitalismo è archeologia pura, perché è stato sostituito dal nuovo paradigma della grande finanza speculativa delle forze oscure:

capitale => viene trasformato in speculazioni finanziarie per avere un => maggiore capitale

Quindi il lavoro non c’è più, i lavoratori non occorrono (niente rapporti con i sindacati, spese sociali, indennità di malattia, maternità e disoccupazione ecc.) e i capitali vengono aumentati ugualmente mediante speculazioni (cioè sottratti ad altri tramite strumenti di rapina legalizzati). In quest’ultimo modello non ci sono più i lavoratori come elementi indispensabili delle attività produttive, e questi vengono sostituiti da schiavi (ce ne sono di più oggi che nell’impero romano), da robot e, per le funzioni più sofisticate, dall’intelligenza artificiale. Gli schiavi, possono essere lavoratori residenti in paesi del cosiddetto “terzo mondo” dove non hanno diritti e dove vengono remunerati ai limiti della sussistenza, oppure immigrati irregolari che vengono ricattati con la minaccia di denuncia e rimpatrio (ricordiamoci che la quasi totalità della frutta e della verdura che mangiamo ogni giorno viene raccolta da loro). Sono funzionali a tenere più basso possibile il costo del lavoro, che non deve incidere quasi per nulla sui prezzi delle merci.

Le speculazioni finanziarie sono tanto sofisticate quanto ignobili perché sono basate – senza inutili giri di parole – sul fatto che gli speculatori rapinano i produttori (di beni e servizi), i risparmiatori e, cosa ancora più lucrosa, gli stati, acquistando a prezzi di saldo i beni pubblici.

Quindi la finanza speculativa è la continua rapina che i finanzieri fanno ai cittadini, alla società e allo stato, seguendo una logica che viene detta “neo-liberista” la cui più efficace descrizione è: “libera volpe in libero pollaio”.

Soprattutto negli ultimi tre secoli il livello di speculazione finanziaria è diventato così immenso da permettere agli oscuri di conquistare il mondo intero.

Le multinazionali nel mondo sono 387 (335 industriali, 29 TLC e 23 utilities), ma solo 147 di queste posseggono la quasi totalità dei beni del mondo, mentre danno lavoro a pochissime persone – 32 milioni, praticamente nulla se confrontate con la popolazione mondiale e con tutti i beni e i capitali che tali società si sono accaparrate.

Rispondi se ti va di lasciare un commento:Annulla risposta