Perché la soluzione islandese al debito pubblico non può funzionare per l’Italia?

Su molti siti (vedi qui, qui e qui) viene citata la soluzione islandese al debito pubblico come la grande soluzione per l’Italia, cioè:

1. scendere in piazza

2. far cadere il Governo

3. rifiutarsi di pagare il debito pubblico

4. fregarsene delle minacce di tutti gli altri paesi

5. nazionalizzare le banche

6. far pagare il conto del debito pubblico a politici e banchieri

E’ il più meraviglioso dei sogni populisti, basta essere tutti uniti e possiamo non pagare più il debito pubblico.

Ma come tutte le soluzioni troppo semplici, basta osservare un poco come stanno le cose e si capisce che, effettivamente, stiamo parlando di una gigantesca bufala. Continua a leggere

Scopri il segreto!

Ogni volta che vado in libreria, ma anche all’edicola o in un negozio di DVD, vedo centinaia di pubblicazioni intitolate “Scopri il segreto del…”  seguito da parole sempre le stesse come: “denaro“, “successo“, “carisma“, “fascino“, “potere“, e molte altre ancora dello stesso tenore. Continua a leggere

Elogio dell’incomprensibilità

«Gli uomini hanno il dono della parola non per nascondere i pensieri ma per nascondere il fatto che non li hanno. (Soren Kierkegaard)»

Premessa

Ho condotto questo mio umile studio colmo di commossa ammirazione per alcuni grandi geni che hanno saputo preservare il loro pensiero da ogni possibilità di decifrazione, custodendolo con la stessa sicurezza con cui una cassaforte custodisce i gioielli più preziosi. Continua a leggere

La guerra dimenticata sotto casa

Spesso si parla di guerre dimenticate intendendo conflitti armati tra paesi del terzo mondo scarsamente documentati e raccontati all’opinione pubblica.

Ma ci dimentichiamo che sotto casa abbiamo cinque milioni e mezzo di processi civili pendenti e tre milioni e mezzo di penali. Abbiamo, quindi, un totale di nove milioni di processi!

Che cos’è un processo se non una guerra tra persone? Apparentemente meno cruenta (ma se calcoliamo gli omicidi che scatenano le cause penali e i suicidi che ne conseguono dopo sconfitte nei processi civili il numero di morti è impressionante), ma con l’identico obbiettivo: eliminare l’avversario. Continua a leggere